martedì 14 dicembre 2010

Troccoli all'uovo con asparagi selvatici, pomodorini confit e guanciale

Lo ammetto, non è stagione di asparagi selvatici (la raccolta avviene generalmente in primavera) difatti per questa preparazione ho utilizzato degli asparagi precotti in conserva che Rosa (la ragazza di mio fratello) ha portato alla mia famiglia dalla Calabria. Mangiati da soli, gli asparagi selvatici hanno un sapore molto forte tendente all'amarognolo, ma abbinandoli alla dolcezza dei pomodori confit e del guanciale si è creata un'armonia di sapori che personalmente ho trovato deliziosa! L'idea di questo abbinamento me l'ha data Anisa, la mia migliore amica, la quale tempo fa ha mangiato un piatto simile in un ristorante. Se mai vi capitasse qualche asparago selvatico per le mani vi consiglio di provare questo piatto.



Ingredienti per 4 persone:

• 360 gr troccoli di pasta all'uovo

Per il condimento
• 400 gr asparagi selvatici puliti
• 100 gr guanciale
• 70 gr olio
• 2 spicchi d'aglio
• sale e pepe q.b.

Per i pomodorini confit
• 800 gr pomodori Piccadilly
• 3 cucc.ni zucchero
• 1 spicchio d'aglio
• origano
• sale e pepe q.b.



Procedimento per i pomodorini confit:

1. Lavare i pomodorini privandoli del picciolo e, con un coltello affilato, incidere lievemente la buccia praticando una X sul fondo del pomodoro.

2. Tuffare i pomodori così preparati per 30/40 secondi in acqua bollente, scolarli e sbucciarli ancora caldi.

3. Una volta privati della buccia, dividere per metà i pomodorini e disporli su una teglia rivestita di carta forno, posizionandoli con la parte tagliata verso l'alto.

4. Tritare finemente l'aglio e, in una ciotolina, mescolarlo assieme ai 70 gr di olio.

5. Irrorare i pomodorini con l'intingolo, dopo di che spolverarli con lo zucchero, l'origano, il pepe e un po' di sale.

6. Cuocere i pomodorini in forno preriscaldato a 150° per circa un'ora / un'ora e mezzo (tenendoli sempre d'occhio), in modo da disidratarli parzialmente.



Procedimento per il condimento:

1. Tagliare gli asparagi, già puliti, a tocchetti di circa 2 cm e metterli da parte, dopo di che affettare il guanciale a striscioline non troppo spesse.

2. In una padella piuttosto larga, far scaldare a fiamma bassa l'olio assieme ai due spicchi d'aglio e al guanciale, fino a quando quest'ultimo non sarà diventato trasparente ed avrà rilasciato parte del suo grasso.

3. A questo punto alzare la fiamma per permetter all'aglio di dorarsi appena.

4. Quando l'aglio avrà cambiato colore, aggiungere gli asparagi e saltarli a fiamma vivace per qualche secondo.

5. Abbassare la fiamma e continuare a cuocere col coperchio per 10-15 minuti (se gli asparagi sono precotti bastano 2-3 minuti), o comunque fino a quando gli asparagi si saranno ammorbiditi a sufficienza, aggiungendo eventualmente un po' d'acqua nel caso in cui le verdure dovessero asciugarsi troppo.

6. A cottura ultimata aggiustare di sale (senza esagerare poiché il guanciale di suo è già abbastanza saporito) e di pepe.

7. Portare a bollore una pentola piena d'acqua salata e cuocervi la pasta leggermente al dente.

8. Una volta cotta la pasta, scolarla e versarla nella padella col condimento di asparagi accendendo nuovamente il fuoco.

9. Mescolare per un minuto circa, aggiungendo solo all'ultimo i pomodorini confit preparati in precedenza.

10. Servire completando il piatto con una macinata di pepe fresco oppure, se piace, con del pecorino romano grattugiato.


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Ringrazio Veronica per il suo premio topoloso :)
e ringrazio anche Carlotta per la sua staffetta dell'amicizia :)

lunedì 22 novembre 2010

Donut o doughnut

Era un bel po' di tempo che studiavo quella che secondo me sarebbe potuta essere la ricetta perfetta dei donut (o doughnut), le mitiche ciambelle americane, e finalmente dopo i miei studi "matti e disperati" sono giunta al risultato che da tanto attendevo… Homer Simpson sarebbe fiero di me!





Ingredienti per 20 pezzi:

Per le ciambelle
• 280 gr farina 00
• 280 gr farina Manitoba
• 85 gr zucchero
• 1/2 cucc.no sale
• 220 gr latte tiepido
• 65 gr burro
• 2 uova
• 7 gr lievito di birra disidratato
• estratto di vaniglia
• cannella q.b.
• 1 l olio d'arachidi per friggere

Per la glassa al cioccolato
• 30 gr cioccolato fondente
• 30 gr burro
• 15 gr latte
• 1 cucc.no di miele
• 60 gr zucchero a velo

Per la glassa bianca e rosa

• 240 gr zucchero a velo
• 35 gr latte intero
• coloranti alimentari
• codette di zucchero colorate

Per la glassa traslucida
• 100 gr zucchero a velo
• 30 gr latte intero



Procedimento per le ciambelle:

1. In una ciotola miscelare le farine con il lievito di birra disidratato, lo zucchero, il sale e un pizzico di cannella.

2. Formare una conca nella farina e aggiungervi al centro il latte, il burro a pezzetti, le uova e l'estratto di vaniglia.

3. Impastare tutti gli ingredienti tra loro fino ad ottenere un impasto omogeneo ed elastico.

4. Riporre il panetto in una ciotola lievemente unta, coprire con della pellicola per alimenti e lasciare lievitare in un luogo tiepido per un paio d'ore.

5. Una volta raddoppiato il volume dell'impasto prelevarlo dalla ciotola, riporlo su di un piano leggermente infarinato e stenderlo ad uno spessore di circa 1 cm.

6. Con l'aiuto di due formine rotonde aventi 7 cm ø una (es. un bicchiere) e 3 cm ø l'altra (es. un tappo di bottiglia), ritagliare dalla pasta la forma delle caratteristiche ciambelle.

7. Disporre le ciambelle così ottenute su un piano infarinato e lasciare lievitare per mezz'ora.

8. Nel frattempo reimpastare gli scarti ottenuti prima, lasciare riposare per una mezz'ora e ripetere l'operazione fino ad esaurire l'impasto.

9. Mettere a scaldare in un tegame dai bordi alti l'olio di arachidi finché non diventa ben caldo (la temperatura ideale è di circa 170° C).

10. Immergere delicatamente le ciambelle ormai lievitate nell'olio bollente, friggendone poche per volta, e farle dorare per 30-40 secondi su ciascun lato.

11. Man mano che le ciambelle avranno assunto un bel colore dorato, prelevarle dall'olio bollente e metterle a scolare su carta assorbente. Lasciare intiepidire.



Procedimento per la glassa al cioccolato:

1. In un piccolo tegame mettere a scaldare il latte con il miele e il burro finché quest'ultimo non si scioglie.

2. Abbassare la fiamma al minimo ed aggiungere il cioccolato fondente tritato, mescolando energicamente fino a quando il cioccolato non si sarà fuso.

3. Togliere il tegame dal fuoco ed aggiungere lo zucchero a velo setacciato, mescolando bene fino ad ottenere una glassa liscia e uniforme.

4. Una volta pronta la glassa immergervi le ciambelle da un lato avendo l'accortezza, prima di ricapovolgerle, di lasciar colare l'eccesso di glassa la quale altrimenti colerebbe sui bordi. Lasciare asciugare per circa mezz'ora.



Procedimento per la glassa bianca e rosa:

1. In una ciotola mescolare lo zucchero a velo con il latte, aggiungendone poco per volta fino ad ottenere una consistenza piuttosto pastosa.

2. Dividere la glassa così ottenuta in due ciotole separate, in una delle quali aggiungere poco colorante rosso per alimenti per ottenere la glassa rosa.

3. Miscelare bene la glassa col colorante fino ad ottenere un colore omogeneo.

4. Appena pronta la glassa distribuirla con un cucchiaino sulla superficie della ciambella, all'inizio sembrerà troppo densa ma dopo qualche secondo tenderà a sciogliersi sulla ciambella colando lungo i bordi.

5. Cospargere immediatamente le ciambelle così glassate con le codette di zucchero, o in alternativa decorarle con qualche riga di glassa al cioccolato. Lasciare asciugare per circa mezz'ora.



Procedimento per la glassa traslucida:

1. In una ciotola mescolare lo zucchero a velo con il latte, aggiungendone poco per volta fino ad ottenere una consistenza cremosa.

2. Immergere le ciambelle nella glassa ottenuta, in modo tale da avvolgerle per intero.

3. Riporre le ciambelle a scolare su di una gratella e lasciare asciugare per circa mezz'ora.

lunedì 19 luglio 2010

TABELLA DI CONVERSIONE CUP/GRAMMI

Per chi già si fosse cimentato nella traduzione di ricette americane avrà notato come la maggior parte degli ingredienti viene indicata in volume e non in peso. Difatti l'unità di misura più diffusa nelle cucine americane è il cup (tazza). Va da se che una tazza di una determinata sostanza non avrà necessariamente lo stesso peso di una tazza di un'altra sostanza, ma ne avrà lo stesso volume, ossia 235 ml.
Di seguito una tabella dove è indicata la conversione da cup a grammi dei principali ingredienti.

lunedì 12 luglio 2010

Pomodori ripieni di riso alla romana

I pomodori ripieni di riso appartengono alla cultura gastronomica romana e, secondo la tradizione, vanno sempre accompagnati da un contorno di patate. La particolarità di questa ricetta sta nel fatto che il riso con cui si farciscono i pomodori va messo a crudo, difatti saranno poi i liquidi contenuti nella salsa a cuocere il ripieno nel forno, e il risultato vi assicuro è perfetto. Concludo affermando che questa ricetta mi ha lasciato triplamente soddisfatta: è buona, è leggera, è saziante!


Ingredienti per 4 persone:

Per i pomodori
• 8 grossi pomodori ramati
• 160 gr riso parboiled
• 10 gr foglie di basilico
• 5 gr prezzemolo
• origano
• 2 spicchi d'aglio
• 4 cucchiai d'olio
• 1 cucc.no sale
• pepe

Per le patate
• 600 gr patate
• 2 cucchiai d'olio
• origano
• sale e pepe q.b.



Procedimento:

1. Lavare ed asciugare i pomodori, dopo di che tagliare via la calotta superiore a circa 1 cm di altezza dal picciolo.

2. Svuotare i pomodori dalla polpa interna incidendola prima lungo i bordi con un coltello affilato, mantenendo una distanza di 7/10 mm, e scavando poi con un cucchiaio per estrarla. Conservare la polpa a parte.

3. Cospargere con un po' di sale l'interno dei pomodori, capovolgerli su una gratella e lasciare riposare per 30 minuti, in modo tale che perdano un po' d'acqua.

4. Nel frattempo mettere la polpa dei pomodori in un mixer assieme agli spicchi d'aglio sbucciati, il sale, il pepe e l'olio.

5. Frullare gli ingredienti fino ad ottenere una salsa liscia, dopo di che aggiungere l'origano, il basilico e il prezzemolo tritati.

6. Aggiungere a questo punto il riso crudo alla salsa di pomodoro, mescolare e lasciare riposare per un paio di ore in frigo in modo tale che il riso inizi ad ammorbidirsi.

7. Disporre i pomodori svuotati in una pirofila rivestita di carta forno, lasciando un po' di spazio tra un pomodoro e l'altro.

8. Farcire i pomodori con il riso, riempiendoli fino al margine, condire con un filo d'olio la superficie e richiuderli con la calottina tagliata all'inizio.

9. Sbucciare le patate e tagliarle a tocchetti, riponendole poi in una ciotola.

10. Condire le patate con l'olio, il sale, l'origano e il pepe, dare una mescolata ed aggiungerle poi nella stessa pirofila dei pomodori.

11. Cuocere il tutto in forno a 200° per 50-60 minuti. È consigliabile servirli tiepidi.

lunedì 5 luglio 2010

Caramello al burro salato

Questa è secondo me la crema più peccaminosa subito dopo la Nutella. D'altro canto è composta da zucchero, panna e burro… il peccato fatto crema praticamente. Ma certi peccati vale la pena di compierli, perché paradossalmente hanno un non so che di paradisiaco! Ho usato questo caramello per farcire dei biscottini, ma è perfetto anche per le crostate, nelle crêpe, nei macaron, sul gelato… un po' ovunque insomma.
La consistenza, a temperatura ambiente, è un po' più corposa di quella del miele, ma se riposto in frigo diventa più denso.



Ingredienti per 400 gr di caramello:

• 290 gr zucchero
• 250 ml panna fresca
• 130 gr burro
• 40 gr acqua
• 1 pizzico di sale



Procedimento:

1. In un pentolino mescolare lo zucchero con i 40 gr di acqua.

2. Porre il pentolino su fuoco basso e, senza mescolare, lasciare sciogliere lo zucchero.

3. Nel frattempo mettere su un altro fornello un tegame con la panna, coprire con un coperchio e lasciare raggiungere il bollore.

4. Sempre senza mescolare, tenere d'occhio lo zucchero: all'inizio si liquefarà, dopo si cristallizzerà ed infine si riscioglierà iniziando a colorire.

5. Quando il caramello avrà assunto un colore dorato, toglierlo immediatamente dal fuoco ed aggiungervi, subito dopo, la panna bollente un cucchiaio per volta (fare attenzione perchè in questa fase il caramello potrebbe schizzare).

6. Una volta amalgamata la panna aggiungere il burro a pezzetti e il pizzico di sale, mescolando accuratamente.

7. Porre nuovamente il pentolino sul fuoco e cuocere per 5 minuti a fiamma bassa mescolando spesso.

8. Spegnere il fuoco e lasciare intiepidire a temperatura ambiente. All'inizio il caramello sembrerà molto liquido, basterà attendere che si intiepidisca per ottenere un risultato più denso.

9. Versare il caramello in un vasetto di vetro e riporre in frigorifero, dove si conserverà a lungo.

mercoledì 23 giugno 2010

Ketchup

Devo ammettere che all'inizio non nutrivo troppe speranze nel preparare un ketchup fatto in casa che mi soddisfacesse tanto quanto quello commercializzato… e invece per fortuna mi sono dovuta ricredere, il sapore e la consistenza sono proprio quelli! Con queste dosi se ne ottengono 200 ml, circa un vasetto.



Ingredienti:

• 450 gr passata di pomodoro
• 70 gr aceto di vino bianco
• 45 gr zucchero di canna
• 1 cucc.no amido di mais
• 1/2 cipolla
• 1/2 costa di sedano
• 1 spicchio d'aglio
• 1 cm di zenzero
• 2 foglie di alloro
• 1/2 stecca di cannella
• 2 chiodi di garofano
• 1/2 cucc.no pimento
• 1 cucc.no paprika
• pepe nero
• peperoncino
• 4 gr sale



Procedimento:

1. Racchiudere in un pezzetto di garza la cannella, i chiodi di garofano e il pimento.

2. Tritare finemente lo zenzero, la cipolla, il sedano e l'aglio.

3. In un pentolino mescolare la passata di pomodoro con le verdure tritate, il sacchetto con gli aromi, l'alloro, il peperoncino, la paprika, il sale ed una grattata di pepe.

4. Cuocere a fuoco lento per mezz'ora, mescolando di tanto in tanto.

5. Aggiungere a questo punto l'aceto, lo zucchero e l'amido di mais disciolto in un cucchiaio d'acqua.

6. Continuare a cuocere la passata per 40 minuti a fuoco lento, avendo sempre l'accortezza di mescolare per evitare che la salsa si attacchi al fondo.

7. Una volta raggiunta la consistenza desiderata, eliminare il sacchetto con gli aromi e le foglie di alloro.

8. Preferibilmente con un frullatore a immersione, passare la salsa in modo tale da renderla il più liscia possibile, dopo di che filtrare il tutto in un colino per eliminare ogni impurità.

9. Conservare il ketchup così ottenuto in un barattolo di vetro, riponendolo una volta intiepidito in frigo.



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domenica 13 giugno 2010

Crema catalana

La crema catalana è un dolce tipico della Catalogna. Si tratta sostanzialmente di una crema pasticciera, aromatizzata con cannella e limone, la cui superficie è ricoperta da una lastra di zucchero caramellato. Le differenze con la crème brûlée stanno nell'uso del latte invece della panna, nell'aroma di cannella, nel metodo di cottura e nella presenza di amido nella crema.
Per caramellare la superficie io ho usato un cannello, ma la tradizione vuole che si adoperi un apposito disco in ghisa, precedentemente arroventato, chiamato "ferro per cremar".


Ingredienti per 4 persone:

• 500 ml latte intero
• 70 gr zucchero
• 15 gr amido di mais
• 4 tuorli
• 1 limone
• 2 stecche di cannella
• zucchero di canna q.b.

Utensili
• cannello a gas



Procedimento:

1. In un pentolino scaldare il latte con la scorza del limone e la cannella. Una volta raggiunta l'ebollizione spegnere il fuoco e lasciare intiepidire.

2. A parte mescolare accuratamente i tuorli con lo zucchero e l'amido di mais.

3. Una volta intiepidito il latte eliminare la scorza di limone e la cannella.

4. Aggiungerne pochi cucchiai di latte alla volta alla crema di tuorli mescolando accuratamente.

5. Quando i tuorli risulteranno omogeneamente cremosi versare il resto del latte.

6. Versare il tutto in un pentolino e cuocere a fuoco basso, mescolando continuamente, per 10 minuti circa.

7. Trascorso il tempo di cottura, spegnere il fuoco e suddividere la crema nelle terrine di ceramica, stendendo uno strato non superiore ai 2 cm.

8. Riporre in frigo le terrine e lasciare raffreddare completamente.

9. Una volta raffreddata la crema cospargere ciascuna terrina con abbondante zucchero di canna e caramellare la superficie con un cannello a gas o sotto il grill a massima temperatura.



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domenica 6 giugno 2010

Almondy Daim IKEA

Ormai riprodurre la ricetta di prodotti alimentari confezionati partendo dalla tabella nutrizionale e dalla lista degli ingredienti è diventata la mia passione… E seppur non siano presenti alcuni ingredienti, come il grasso butirrico o il siero di latte in polvere, il risultato è praticamente identico alla torta Almondy originale!
Inoltre, sostituendo la farina con l'amido di mais, questo dolce è perfetto anche per i celiaci ;)



Ingredienti:


Per la base
• 170 gr mandorle con la buccia
• 30 gr farina 00
• 160 gr zucchero
• 85 gr zucchero a velo
• 5 albumi

Per la crema
• 2 tuorli
• 50 gr zucchero
• 30 gr farina
• 30 gr burro
• 400 ml latte intero
• 150 gr cioccolato bianco

Per la copertura
• 200 gr cioccolato al latte
• 35 gr caramelle tipo Alpenliebe



Procedimento per la base:

1. Tritare finemente le mandorle fino a ridurle in farina (per agevolare questa operazione si possono congelare le mandorle per 1 ora in freezer prima di macinarle).

2. Miscelare la polvere di mandorle con la farina 00 e i 160 gr di zucchero.

3. In una ciotola a parte, montare a neve gli albumi. Una volta montati aggiungere gradualmente lo zucchero a velo, sempre mescolando con le fruste, fino ad ottenere una spuma bianca e sostenuta.

4. Incorporare agli albumi montati la miscela di farine preparata in precedenza, aggiungendone poca per volta e mescolando delicatamente dal basso verso l'alto.

5. Distribuire il composto su una placca rivestita di carta forno e stenderlo uniformemente livellandone la superficie.

6. Preriscaldare il forno a 160° e cuocervi la base per circa 15 minuti, facendo attenzione a non far brunire eccessivamente la superficie.

7. Sfornare la base ormai cotta e lasciare intiepidire.

8. Una volta intiepidita, capovolgere la base della torta in modo tale da avere la carta forno rivolta verso l'alto e scollare quest'ultima con delicatezza.

9. Ritagliare dalla base di mandorle due cerchi di circa 20 cm di diametro e mettere da parte.



Procedimento per la crema:

1. In un pentolino lavorare i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere una cremina omogenea.

2. Unire la farina e mescolare accuratamente per evitare di formare grumi.

3. Aggiungere ora il latte, versandone poco per volta e stemperando bene prima di ogni aggiunta.

4. Riporre il tutto su fiamma bassa, e cuocere per 10 mescolando frequentemente.

5. Nel frattempo tritare grossolanamente il cioccolato bianco.

6. Trascorsi i 10 minuti, aggiungere alla crema calda il burro e il cioccolato bianco tritato grossolanamente, rimestando fino a farli fondere del tutto.

7. Spegnere il fuoco e lasciare raffreddare la crema mescolandola di tanto in tanto.



Assemblaggio:

1. Posizionare su un cerchio di carta forno uno dei dischi di mandorle e spalmarvi uno strato di crema spesso circa 5 mm.

2. Sovrapporvi l'altro disco di mandorle e, anche su questo, stendere uno strato di crema.

3. Riporre il tutto in frigo a riposare.



Procedimento per la copertura:

1. Tritare grossolanamente le caramelle al mou, aiutandosi con un batticarne o un matterello, e metterle da parte.

2. Spezzettare il cioccolato al latte e fonderlo al microonde o a bagnomaria.

3. Tirare fuori dal frigo la torta e posizionarla su una gratella con sotto un piatto.

4. Cospargere la superficie della torta con le caramelle tritate.

5. Ricoprire il dolce colandovi sopra la copertura di cioccolato, distribuendola anche sui bordi.

6. Lasciare sgocciolare per 5 minuti, dopo di che trasferire la torta su un piatto da portata e lasciar riposare in frigo per un'ora prima di servire.

domenica 30 maggio 2010

Gnocchetti sardi con zucchine e pomodorini confit

La preparazione di questo piatto è di per sè semplice, ma il particolare che gli da quel tocco di carattere in più è l'aggiunta dei pomodorini confit. A differenza di quelli semplicemente saltati in padella, i pomodorini confit, non sfaldandosi, rimangono più consistenti e la cottura al forno fa si che il loro sapore venga preservato risultando così più vivace. E mi raccomando, non lesinate sulle erbe aromatiche!



Ingredienti per 4 persone:

• 400 gr gnocchetti sardi (vedi ricetta)

Per il condimento
• 5 zucchine
• 8 foglie di basilico
• 2 rametti di maggiorana
• 2 spicchi d'aglio
• 90 gr olio
• ricotta salata
• sale e pepe q.b.

Per i pomodorini confit
• 500 gr pomodorini ciliegino
• 1 spicchio d'aglio
• 3 cucchiai d'olio
• 2 cucc.ni zucchero
• origano
• sale e pepe q.b.



Procedimento per i pomodorini confit:

1. Lavare i pomodorini privandoli del picciolo, asciugarli e tagliarli a metà.

2. Disporre i pomodorini su una teglia rivestita di carta forno, posizionandoli con la parte tagliata verso l'alto.

3. Tritare finemente l'aglio e, in una ciotolina, mescolarlo assieme ai tre cucchiai d'olio.

4. Irrorare i pomodorini con l'intingolo, dopo di che spolverarli con i due cucchiaini di zucchero, l'origano, il pepe e un po' di sale.

5. Cuocere i pomodorini in forno preriscaldato a 150° per circa un'ora e mezzo (tenendoli sempre d'occhio), in modo da disidratarli parzialmente.



Procedimento per il condimento:

1. Lavare le zucchine sotto acqua corrente, asciugarle e tagliare via le due estremità.

2. Affettare le zucchine a rotelle spesse circa 3-4 mm e metterle da parte.

3. In una padella piuttosto larga, scaldare l'olio assieme ai due spicchi d'aglio divisi a metà, fino a farli dorare.

4. Aggiungere a questo punto le zucchine, insaporirle nell'olio mescolandole delicatamente e lasciare cuocere per circa 15 minuti a fiamma media.

5. Mescolare di tanto in tanto le zucchine, sempre con delicatezza per evitare di smembrarle, e solo a cottura ultimata aggiustare di sale e pepe.

6. Sciacquare le foglie di basilico e di maggiorana, asciugarle e tritarle grossolanamente, aggiungendole poi al condimento di zucchine.

7. Portare a bollore una pentola piena d'acqua salata e cuocervi la pasta leggermente al dente.

8. Una volta cotta la pasta, scolarla e versarla nella padella col condimento di zucchine accendendo nuovamente il fuoco.

9. Mescolare per un minuto circa, aggiungendo solo all'ultimo i pomodorini confit preparati in precedenza.

10. Servire con una grattugiata di ricotta salata fresca ed una spolverata di pepe.

martedì 25 maggio 2010

Gnocchetti sardi

Come si può intuire dal nome stesso, gli gnocchetti sardi sono tipici della Sardegna. Sono noti anche come malloreddus, che tradotto dal dialetto sardo significa "vitellini". Difatti la loro forma ricorda nell'immaginario pastorale proprio un piccolo vitello... anche se a me ricordano di più delle code di porcellino :p



Ingredienti per 4 persone:

Per la pasta
• 400 gr farina di semola
• 200 gr circa acqua tiepida
• 1 pizzico di zafferano
• 1 pizzico di sale

Utensili
• chitarrina



Procedimento:

1. Miscelare la farina con il pizzico di sale, lo zafferano e formare una fontanella col buco in mezzo.

2. Aggiungere l'acqua poca per volta e impastare fino ad ottenere un panetto piuttosto duro.

4. Dividete l'impasto in 4 parti, conservarlo in un sacchetto di plastica e lasciare riposare per mezz'ora.

5. Prelevare un pezzo di pasta e modellarlo fino ad ottenere un serpentello avente il diametro pari a quello di una matita.

6. Tagliare il cilindro così ottenuto a tocchetti di circa 1 cm.




7. Mantendo la chitarrina in obliquo, posizionare un pezzetto di impasto sulla superficie rigata e farvi scorrere sopra il pollice esercitando una forte pressione, come se si volesse spalmare la pasta.








8. Staccare delicatamente ciascun gnocchetto dalla chitarrina e disporli ordinatamente su un vassoio infarinato senza farli toccare tra di loro.

lunedì 17 maggio 2010

Cornetti del bar

Forse molti di voi già lo sapranno, ma qualcuno ancora no: il "cornetto" non è la stessa cosa del "croissant". In Francia, il croissant, consiste in una pasta sfogliata lievitata non molto dolce, priva di uova (se non per dorare la superficie) caratterizzata da un delicato profumo di burro. Il cornetto invece, quello che generalmente troviamo al bar, è composto da una specie di pasta brioche (anch'essa sfogliata) un po' più dolce ed arricchita da uova e aromi di varia natura. Prodotti diversi ma devo dire entrambi molto buoni. Oggi vi presenterò la mia ricetta per preparare i cornetti del bar, in futuro chissà… anche quella del croissant ;)



Ingredienti per 16 pezzi:


Per l'impasto
• 250 gr farina 00
• 250 gr farina manitoba
• 100 gr zucchero
• 150 gr acqua
• 70 gr latte intero
• 30 gr burro
• 1 uovo
• 8 gr sale
• 20 gr scorza d'arancia candita (vedi ricetta)
• 1 bustina lievito di birra secco

Per sfogliare
• 270 gr burro

Per rifinire
• 1 uovo
• 10 gr latte
• zucchero semolato



Procedimento:

1. In una ciotola mescolare le farine col sale, lo zucchero e il lievito.

2. Aggiungere il latte, l'acqua, l'uovo, la scorza d'arancia candita tritata finemente, il burro a pezzetti e impastare per 10 minuti sulla spianatoia fino ad ottenere un impasto liscio.

3. Ungere la ciotola, riporvi il panetto e lasciare lievitare per un'ora coprendo con un canovaccio umido.

4. Prelevare l'impasto e stenderlo in una sfoglia rettangolare, sviluppata in lunghezza, dello spessore di 5 mm, dopo di che infarinarla, ripiegarla su se stessa, coprirla con pellicola e riporla in frigo per un'ora.

5. Nel frattempo affettare il burro (che sia freddissimo) disponendo le fettine ottenute su un foglio di pellicola, in modo tale da ottenere un rettangolo lungo 2/3 e largo un po' meno rispetto all'impasto steso in precedenza.

6. Coprire la sfoglia di burro con altra pellicola e uniformare lo spessore passandovi sopra il matterello. Riporre il tutto in freezer a rassodare.

7. Tirare fuori dal frigo l'impasto steso in precedenza, spiegarlo e sovrapporvi la sfoglia di burro su 2/3 della lunghezza.



8. Richiudere i lembi dell'impasto a tre pieghe, sigillando bene i bordi con un po' d'acqua per evitare di far fuoriuscire il burro durante la stesura col matterello.



9. Ruotare il pacchetto così ottenuto di 90° (in modo tale da avere le pieghe lateralmente) e stenderlo in un rettangolo sviluppato verticalmente.



10. Ripiegare la sfoglia così ottenuta a tre pieghe, sigillare i bordi, avvolgere nella pellicola e lasciar riposare in frigo per mezz'ora.



11. Una volta raffreddato, recuperare l'impasto dal frigo e ruotarlo di 90° (sempre per avere le pieghe lateralmente), stendendolo di nuovo in un rettangolo verticale.



12. Ripiegare nuovamente l'impasto a tre pieghe, sigillare i bordi e lasciare riposare in frigo per mezz'ora avvolto nella pellicola.

13. Trascorso il tempo di riposo, prelevare il panetto dal frigo, ruotarlo in modo da avere le pieghe lateralmente e stenderlo sempre in un rettangolo.

14. Questa volta l'impasto dovrà essere ripiegato a quattro, sigillare i bordi e lasciare riposare in frigo per mezz'ora avvolto nella pellicola.



15. Ripetere i passaggi nei due punti precedenti e rimettere in frigo, stavolta per un'ora.

16. Una volta riposato l'impasto, prelevarlo dal frigo e stenderlo in una striscia spessa circa 5 mm.

17. Ritagliare dal rettangolo di impasto dei triangoli stretti e lunghi, praticando un taglietto di circa 1 cm alla base di ciascuno.



18. Avvolgere ciascun triangolo su se stesso partendo dalla base verso il vertice, divaricando man mano il taglio.

19. Alla fine dell'arrotolamento avere l'accortezza di far capitare la punta del triangolo sotto il cornetto, per evitare che in cottura si sollevi.

20. Disporre i cornetti ben distanziati tra loro su una teglia rivestita di carta forno e lasciare lievitare in luogo tiepido per 2 ore.

21. Sbattere l'uovo con i 10 gr di latte e spennellarvi i cornetti ormai lievitati, cospargendoli con abbondante zucchero.

22. Cuocere i croissant, in forno preriscaldato a 200°, per 15-20 minuti.



Riepilogo pieghe:
1 piega a tre (col burro)
2 pieghe a tre
2 pieghe a quattro



NB. Per essere sicuri di avere un impasto freddo al punto giusto, lo si può far riposare tra una piega e l'altra 20 minuti in frigo e 10 in freezer (piuttosto che 30 minuti in frigo).

lunedì 10 maggio 2010

Maccheroni con ragù di capra

Tempo fa mi è stata regalata della carne di capra ma, non amandola particolarmente per la sua consistenza un po' dura, non ero molto invogliata a prepararla come spezzatino. Poi girovagando per il web ho scoperto che in Calabria la carne di capra la usano anche per farci il ragù. Il nome vernacolare di questo piatto è "maccarruni e carni i crapa", difatti la pasta con la quale questo condimento meglio si accompagna sono i maccheroni al ferretto.



Ingredienti per 6 persone:

• 600 gr maccheroni al ferretto (vedi ricetta)

Per la marinata
• vino bianco
• 1 cipolla
• 1 carota
• 1 costa di sedano
• 2 spicchi d'aglio
• 3 foglie di alloro
• 1 rametto di rosmarino
• 1 ciuffetto di prezzemolo

Per il ragù
• 400 gr carne di capra
• 700 gr salsa di pomodoro
• 1 bicchiere di vino bianco
• 400 ml brodo (o acqua calda)
• 2 peperoncini
• 4 foglie di alloro
• 1/2 cucc.no pepe in grani
• 100 gr olio evo
• 2 cucc.ni rasi di sale
• pecorino



Procedimento:

1. Tagliare la carne di capra a spezzatino, riporla in una ciotola capiente e coprirla col vino bianco.

2. Mondare ed affettare a tocchetti le verdure per la marinata e unirle alla carne assieme alle erbe aromatiche.

3. Coprire la ciotola con della pellicola trasparente e riporla in frigo per almeno 4 ore.

4. Trascorso il tempo di macerazione, scolare il tutto dal vino e separare la carne dalle verdure.

5. Tritare finemente le verdure e gli odori della marinata (eccetto le foglie di alloro che andranno eliminate).

6. Sminuzzare la carne di capra con un tritacarne o con pochi colpi di mixer.

7. In un tegame scaldare l'olio assieme ai peperoncini e quattro nuove foglie di alloro.

8. Quando l'olio sarà diventato caldo aggiungere il trito di verdure, gli aromi e soffriggere il tutto per 5 minuti a fuoco moderato.

9. Alzare la fiamma ed unire la capra, rosolare per 5 minuti fino a quando la carne risulterà asciutta.

10. Bagnare il tutto col vino e farlo sfumare sempre a fiamma alta.

11. Quando l'alcool sarà evaporato del tutto, unire la salsa di pomodoro, il sale e il brodo.

12. Abbassare la fiamma e lasciar cuocere per almeno 4 ore col coperchio semichiuso, rimestando di tanto in tanto.

13. Cuocere i maccheroni in abbondante acqua salata bollente, scolarli e condirli col ragù appena preparato.

14. Servire guarnendo il piatto con una spolverata di pecorino e, se piace, dell'altro peperoncino.

lunedì 3 maggio 2010

Orecchiette con le cime di rapa

La buona riuscita di questo piatto dipende fondamentalmente da tre fattori: dalle orecchiette (che devono essere rigorosamente fresche, e non secche), dalle cime di rapa (che siano, per l'appunto, prevalentemente cime e non foglie) e dall'olio (ovviamente di buona qualità, ma prediligendo quello robusto). Qualcuno usa aggiungere anche del pecorino grattugiato, in realtà la ricetta tradizionale non lo prevederebbe, ma se piace nulla vi vieta di metterlo.



Ingredienti per 4 persone:

• 500 gr orecchiette (vedi ricetta)
• 500 gr cime di rapa pulite
• 8 filetti di acciughe sott'olio
• 1 spicchio d'aglio
• 70 gr olio
• 1 peperoncino
• sale e pepe q.b.
• 2 cucchiai pan grattato (facoltativo)



Procedimento:

1. Portare a bollore una pentola piena d'acqua salata.

2. Nel frattempo lavare accuratamente le cime di rapa sotto acqua corrente, fino ad eliminarne ogni impurità.

3. Quando l'acqua avrà raggiunto il bollore, cuocervi le verdure per 10 minuti.

4. Con l'aiuto di una schiumarola prelevare le cime di rapa cotte dall'acqua (la quale dovrà essere conservata per la successiva cottura delle orecchiette), strizzandole un po' per eliminare i liquidi in eccesso.

5. Mondare l'aglio eliminandone il germoglio interno, tagliarlo in 4 spicchi e metterlo da parte.

6. Scolare i filetti d'acciughe dall'olio e tagliuzzarli finemente.

7. In un tegame capiente scaldare l'olio assieme al peperoncino e l'aglio, fino a quando quest'ultimo avrà assunto un colore leggermente dorato.

8. Unire il trito di acciughe e saltarle finché non si saranno disfatte.

9. A questo punto aggiungere le cime di rapa e saltarle per qualche secondo nell'olio per farle insaporire.

10. Portare nuovamente a bollore l'acqua nella quale sono state cotte le verdure e cuocervi le orecchiette.

11. Una volta cotta la pasta, scolarla e farla saltare assieme alle verdure in modo tale da amalgamare bene i sapori.

12. Servire con una grattata di pepe macinato fresco e, se piace, con una spolverata di pangrattato fatto abbrustolire in una padella con un filo d'olio.

domenica 25 aprile 2010

Tabbouleh

Questa ricetta me l'ha suggerita Gerald Ara Kurkjian, un nuovo amico franco-libanese col quale, da qualche tempo, scambio quattro chiacchiere per email. Non avendo mai provato la cucina libanese, Gerald ha colto la palla al balzo per passarmi una delle sue ricette preferite, ed io incuriosita dagli ingredienti non ho saputo resistere. Ecco quindi la mia versione del tabbouleh.


Ingredienti per 4 persone:

• 160 gr bulgur
• 60 gr prezzemolo
• 30 gr menta
• 360 gr pomodori Piccadilly
• 8 cipollotti
• 1/2 limone
• 2 cucc.ni pimento*
• 1/3 cucc.no cannella
• 8 cucchiai olio
• sale q.b.



Procedimento:

1. Lavare le foglie di menta e prezzemolo, asciugarle e tritarle grossolanamente col coltello.

2. Sciacquare i pomodori, eliminandone il picciolo, e tagliarli a metà.

3. Privare i pomodori dei semini interni scavandoli via con la punta del coltello, dopo di che tagliare la polpa a dadini e metterla da parte.

4. Sbucciare i cipollotti eliminando la buccia esterna e tagliando via il gambo verde.

5. Affettare a pezzetti anche i cipollotti e metterli in una ciotola assieme ai pomodori e le erbe aromatiche tritate.

6. Spremere il succo dal mezzo limone ed unirlo alle verdure, insaporendo il tutto con l'olio, la cannella, il pimento macinato e, se piace, un tocco di peperoncino (per evitare che le erbe si avvizziscano non aggiungere ancora il sale).

7. Portare a bollore una pentola piena d'acqua salata e cuocervi per 6-7 minuti il bulgur, facendo attenzione a scolarlo al dente.

8. Una volta scolato, sciacquare il bulgur sotto acqua corrente fredda per bloccarne la cottura, sgocciolarlo per bene e mescolarlo alle verdure, aggiustandolo adesso di sale.

9. Servire il tabbouleh tiepido su una foglia di lattuga, guarnendo il piatto con qualche foglia di prezzemolo o menta.



* Il pimento, detto anche "pepe giamaicano" o "pepe garofanato", non sempre è facile da trovare. In alternativa lo si può sostituire con del pepe nero (in quantità inferiori poiché, a differenza del pimento, è piccante) arricchito da chiodi di garofano e noce moscata.



Dove si compra il BULGUR?

Kathay
Via Rosmini, 11
Milano
Tel. 02 33 10 53 68

Centro Botanico - Prodotti naturali
Via Cesare Correnti, 10
Milano
Tel: 02 72 02 35 25


Dove si compra il PIMENTO o PEPE GIAMAICANO?

Erboristeria Dr. Caniggia
Via degli Arcimboldi, 5
Milano
Tel. 02 20 47 580

Peck
Via Spadari, 9
Milano
Tel. 02 80 23 161


lunedì 22 marzo 2010

Croissant con caciotta, pomodori secchi e timo

Il mediterraneo nel croissant… col sapore stuzzicante dei pomodori secchi profumati al timo e addolciti dalla caciotta, rinchiusi in una sfoglia morbida e al contempo friabile: vi bastano per aumentare l'appetito? A me sì :p



Ingredienti per 4 persone:

• 4 croissant salati (vedi ricetta)
• 12 pomodori secchi sott'olio
• caciotta pugliese
• timo



Procedimento:

1. Tagliare a metà i croissant e tostarli leggermente su una padella a fuoco lento.

2. Scolare i pomodori secchi dall'olio e affettare la caciotta in fette spesse almeno 5 mm.

3. Disporre su ciascun croissant tre pomodori secchi e tre fette di formaggio.

4. Cospargere il tutto con qualche fogliolina di timo fresco.



martedì 16 marzo 2010

Croissant salati

La prima volta che ho provato a fare i croissant salati è stato un disastro! Avevo però commesso una serie di errori: avevo usato del lievito un po' vecchiotto, avevo fatto un impasto troppo duro, il burro non era abbastanza freddo... Poi però ho voluto riprovarci, facendo attenzione a non ricommettere gli stessi errori e apportando delle modifiche alla ricetta, il risultato è stato decisamente gratificante! Ne vengono fuori dei croissant leggeri leggeri e friabili, con un delicato profumo di burro...insomma meravigliosi. Alcuni ne ho congelati, scaldandoli poi sul tosta pane sono rinvenuti come se fossero stati appena sfornati. Insomma, se avete a disposizione una giornata vi invito a provarli :)




Ingredienti per 18 pezzi:

Per l'impasto
• 250 gr farina 00
• 250 gr farina manitoba
• 200 gr acqua
• 50 gr latte intero
• 30 gr olio
• 20 gr zucchero
• 10 gr sale
• 1 bustina lievito secco

Per sfogliare
• 170 gr burro

Per dorare
• 1 uovo
• 10 gr latte
• semi di papavero
• 1 pizzico di sale



Procedimento:

1. In una ciotola mescolare le farine col sale, lo zucchero e il lievito.

2. Aggiungere il latte, l'acqua, l'olio e impastare per 10 minuti sulla spianatoia fino ad ottenere un impasto liscio.

3. Ungere la ciotola, porvi il panetto e lasciare lievitare per un'ora coprendo con un canovaccio umido.

4. Prelevare l'impasto e stenderlo in una sfoglia rettangolare, sviluppata in lunghezza, dello spessore di 5 mm, dopo di che infarinarla, ripiegarla su se stessa, coprirla con pellicola e riporla in frigo per un'ora.

5. Nel frattempo affettare il burro (che sia freddissimo) disponendo le fettine ottenute su un foglio di pellicola, in modo tale da ottenere un rettangolo lungo 2/3 e largo un po' meno rispetto all'impasto steso in precedenza.

6. Coprire la sfoglia di burro con altra pellicola e uniformare lo spessore passandovi sopra il matterello. Riporre il tutto in freezer a rassodare.

7. Tirare fuori dal frigo l'impasto steso in precedenza, spiegarlo e sovrapporvi la sfoglia di burro su 2/3 della lunghezza.



8. Richiudere i lembi dell'impasto a tre pieghe, sigillando bene i bordi con un po' d'acqua per evitare di far fuoriuscire il burro durante la stesura col matterello.



9. Ruotare il pacchetto così ottenuto di 90° (in modo tale da avere le pieghe lateralmente) e stenderlo in un rettangolo sviluppato verticalmente.



10. Ripiegare la sfoglia così ottenuta a tre pieghe, sigillare i bordi, avvolgere nella pellicola e lasciar riposare in frigo per mezz'ora.




11. Una volta raffreddato, recuperare l'impasto dal frigo e ruotarlo di 90° (sempre per avere le pieghe lateralmente), stendendolo di nuovo in un rettangolo verticale.


12. Ripiegare nuovamente l'impasto a tre pieghe, sigillare i bordi e lasciare riposare in frigo per mezz'ora avvolto nella pellicola.

13. Trascorso il tempo di riposo, prelevare il panetto dal frigo, ruotarlo in modo da avere le pieghe lateralmente e stenderlo sempre in un rettangolo.

14. Questa volta l'impasto dovrà essere ripiegato a quattro, sigillare i bordi e lasciare riposare in frigo per mezz'ora avvolto nella pellicola.




15. Ripetere i passaggi nei due punti precedenti e rimettere in frigo, stavolta per un'ora.

16. Una volta riposato l'impasto, prelevarlo dal frigo e stenderlo in una striscia spessa circa 3 mm.

17. Ritagliare dal rettangolo di impasto dei triangoli stretti e lunghi, praticando un taglietto di circa 1 cm alla base di ciascuno.




18. Avvolgere ciascun triangolo su se stesso partendo dalla base verso il vertice, divaricando man mano il taglio.

19. Alla fine dell'arrotolamento avere l'accortezza di far capitare la punta del triangolo sotto il cornetto, per evitare che in cottura si sollevi.

20. Disporre i cornetti ben distanziati tra loro su una teglia rivestita di carta forno e lasciare lievitare in luogo tiepido per 2 ore.

21. Sbattere l'uovo con i 10 gr di latte, il pizzico di sale e spennellarvi i cornetti ormai lievitati, cospargendoli poi di semi di papavero.

22. Cuocere i croissant, in forno preriscaldato a 200°, per 15-20 minuti.



Riepilogo pieghe:
1 piega a tre (col burro)
2 pieghe a tre
2 pieghe a quattro



NB. Per essere sicuri di avere un impasto freddo al punto giusto, lo si può far riposare tra una piega e l'altra 20 minuti in frigo e 10 in freezer (piuttosto che 30 minuti in frigo).



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Ringrazio Veronica per questo premio profumato :)


mercoledì 3 marzo 2010

Croquetas de bacalao

Da quando mia madre è tornata dalla Spagna non fa altro che parlarmi di "quelle deliziose crocchette di baccalà che servono come tapas... ma sono senza patate!". Vai a capire allora come erano fatte perchè senza patate, dicevamo, uscirebbero troppo asciutte e slegate. Poi finalmente, dopo ricerche su ricerche in internet, ho scoperto il trucco: il legante è una specie di besciamella che rende queste crocchette delicate, cremose ma non stucchevoli... il tutto senza l'utilizzo delle patate ;)



Ingredienti per 55 pezzi:

Per le crocchette
• 600 gr baccalà dissalato
• 500 ml latte
• 400 ml panna
• 190 gr farina
• 80 gr burro
• 1 cipolla
• 2 spicchi aglio
• prezzemolo
• sale q.b.

Per impanare e friggere
• 2 uova
• farina
• pan grattato
• olio d'arachidi


Procedimento:

1. Tritare finemente la cipolla e l'aglio, farli soffriggere a fuoco lento assieme al burro e il prezzemolo fino a che la cipolla non sarà diventata morbida.

2. Alzare la fiamma ed aggiungere il baccalà sminuzzato, cuocere per 10 minuti mescolando spesso, fino a far asciugare un po' il pesce.

3. Unire a questo punto la farina amalgamandola bene al baccalà, aggiungere poigradualmente il latte e la panna.

4. Cuocere per 5 minuti rimestando spesso fino a quando l'impasto si sarà addensato e tenderà a staccarsi facilmente dal tegame.

5. Versare il composto in un largo vassoio, e lasciare raffreddare totalmente in frigo.

6. Quando l'impasto sarà ben freddo, formare delle crocchette che rotolerete prima nella farina, poi nell'uovo sbattuto ed infine nel pangrattato.

7. Friggere poche crocchette alla volta in abbondante olio di semi di arachide, fino a dorarle uniformemente.

8. Scolare le crocchette su carta assorbente e servirle calde.



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Ringrazio Laura per questo premio primaverile :)

lunedì 22 febbraio 2010

Cannoli siciliani

I cannoli siciliani, assieme alla cassata, sono i miei dolci preferiti. Trovo che l'armonia dei profumi e delle consistenze sia, oltre che a mio gusto deliziosa, fortemente caratterizzante e difficilmente paragonabile a qualsiasi altro dolce nel mondo. E pensare che sono nati come scherzo carnevalesco...


















Ingredienti per 6-7 cannoli:

Per le scorze
• 125 gr farina 00
• 15 gr zucchero
• 15 gr strutto
• 3 gr cacao
• 50 gr marsala
• 1 pizzico di sale
• cannella
• 1 albume
• olio d'arachidi
• 70 gr cioccolato fondente

Per il ripieno
• 500 gr ricotta di pecora
• 90 gr zucchero
• 50 gr cioccolato fondente
• 80 gr cedro candito
• acqua di fiori d'arancio

Per guarnire
• scorze d'arancia candite (vedi ricetta)
• ciliegie candite
• pistacchi
• zucchero a velo

Utensili
• cannelli metallici di 2,5 cm ø



Procedimento per le scorze:

1. Miscelare la farina con il cacao, lo zucchero, una spolverata di cannella e il pizzico di sale formando una fontanella col buco in mezzo.

2. Aggiungere lo strutto e il marsala, impastando fino ad ottenere un panetto sodo e consistente.

3. Avvolgere l'impasto in pellicola per alimenti e lasciarlo riposare in frigo per almeno mezz'ora.

4. Una volta riposata, stendere la pasta ad uno spessore di 2 mm circa, ritagliandone poi dei cerchi di 12 cm ø.

5. Avvolgere ciascun disco di pasta attorno ai cannelli, saldandone accuratamente le estremità spennellando con l'albume.

6. Friggere i cannoli in abbondante olio d'arachidi bollente (la ricetta originale prevede lo strutto) fino a raggiungere un bel colore brunito.

7. Scolare le scorze su carta assorbente, lasciare intiepidire e, solo allora, sfilare delicatamente il cannolo dal cilindro metallico.

8. Sciogliere a bagnomaria (o al microonde) il cioccolato fondente e, con l'aiuto di un pennello, foderarvi l'interno dei cannoli. Lasciare asciugare.*



Procedimento per il ripieno:

1. Asciugare la ricotta ponendola in un panno di stoffa adagiato su un colino, lasciandola scolare per almeno una notte.

2. Trascorse queste ore, strizzare l'involucro di stoffa per far fuoriuscire il siero residuo, raffinando poi la ricotta passandola al setaccio.

3. Aggiungere l'acqua di fiori d'arancio, lo zucchero e mescolare bene fino a disciogliere quest'ultimo completamente. Conservare in frigo.

4. Tritare il cedro candito e il cioccolato fondente, passando quest'ultimo al setaccio in modo tale da eliminare la polvere che potrebbe macchiare la ricotta.

5. Mescolare velocemente questi due ingredienti alla crema di ricotta.



Assemblaggio:

1. Farcire i cannoli, solo all'ultimo momento, con la crema di ricotta, aiutandosi con un cucchiaino oppure con una sac a poche dotata di beccuccio largo almeno 1,5 cm.

2. Spolverare i cannoli così farciti con zucchero a velo e, in ultimo, decorare un'estremità con granella di pistacchi e una ciliegia candita e l'altra estremità con una scorzetta d'arancia.



* Questo procedimento permetterà di impermeabilizzare parzialmente i cannoli nel caso non si avesse la possibilità di farcirli all'ultimo momento.



Dove si compra la RICOTTA DI PECORA?

La Baita del Formaggio
Via Paolo Sarpi, 31
Milano
Tel. 02 33 19 651

Supermercati Pam
Viale Olona, 1/3
Milano
Tel: 02 58 10 40 09


Dove si compra la FRUTTA CANDITA INTERA?

F.lli Freni, Pasticceria Siciliana
Via Torino, 1
Milano
Tel. 02 87 70 72



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Ringrazio Fabiana per questo simpatico premio :)


venerdì 12 febbraio 2010

Tortelli con burro alle mandorle e profumo di limone

Seppur semplicissimo, l'abbinamento di aromi in questo piatto è davvero particolare. Fresco per il profumo del limone, rassicurante per il sapore del burro e stuzzicante per la consistenza delle mandorle. Tutti elementi che devo dire si sposano alla meraviglia col ripieno di spinaci.


















Ingredienti per 4 persone:

• 500 gr tortelli ricotta e spinaci (vedi ricetta)
• 60 gr burro
• 40 gr mandorle a lamelle
• 1 limone


Procedimento:

1. Prelevare la scorza dal limone, privandola della parte bianca, ed affettarla a striscioline.

2. Sciogliere il burro in un largo tegame, a fuoco lento, assieme alle mandorle e metà della scorzetta di limone. Far insaporire per un paio di minuti e spegnere il fuoco.

3. Nel frattempo porre sul fuoco una pentola piena d'acqua salata, portarla ad ebollizione e cuocervi i tortelli.

4. Una volta cotti, scolare i tortelli ed unirli al condimento di burro saltandoli per qualche secondo.

5. Servire cospargendo il piatto con il resto della scorza di limone.


tag: Tortelli con burro alle mandorle e profumo di limone
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